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26/08/2023

N54 Curso Sobre A Arquitetura De Andrea Palladio

Este ano participei do 54 curso sobre arquitetura Palladiana, Andrea Palladio foi um grande arquiteto da renascença do Vêneto. Foi um grande aprendizado, vimos as Villas por dentro, subterrâneos, técnicas construtivas dos madeiramentos dos telhados, andamos sobre as abóbadas internas, foi incrível! Acredito que a força de olhar o belo, se consegue abstrair e recolocar no trabalho que se faz, por isto acreditei que fosse importante participar deste curso.  

 

 

 

 

    Segue matéria sobre as Villas Vênetas: Il fenomeno delle Ville Venete, frutto di secoli di pace [it] Venerdì - 26/10/2012

Dei 3477 edifici storico monumentali ufficialmente iscritti nel catalogo dell’Istituto per le Ville Venete, 136 si aprono all’offerta turistica internazionale all’interno di una proposta di “Paesaggio culturale” al più alto livello mondiale, realizzata d’intesa tra la Regione del Veneto e le associazioni dei proprietari di questi straordinari palazzi. Il loro numero è peraltro destinato ad aumentare, se si pensa che il totale attuale di Ville aderenti al progetto è dovuto agli 11 nuovi aderenti dell’ultimo mese. Quello delle Ville Venete è un fenomeno architettonico artistico unico al mondo, frutto di ingegno e di voglia di bellezza e armonia, ma anche di benessere economico e di una lunga epoca di pace e di sicurezza garantita nel territorio dal governo della Repubblica di Venezia. Esso si sviluppa principalmente negli ultimi secoli della Serenissima e investe il territorio di tutte le province, con alcune concentrazioni lungo la via d’acqua per Padova (il naviglio Brenta), quella terrestre per Treviso, nella fascia collinare pedemontana, nei Colli Euganei e nei Monti Berici, nelle pianure del basso Veneto. La loro nascita è conseguente alla presa di possesso della terraferma da parte di Venezia, dopo la quale vennero migliorati in maniera significativa i collegamenti terrestri e idroviari, mentre il territorio venne reso più ordinato e sicuro sia dal punto di vista idrogeologico sia per quanto riguarda quello che potremmo oggi definire l’ordine pubblico. I secoli di pace hanno consentito uno sviluppo economico locale diffuso, del quale le Ville Venete sono stati i capisaldi di riferimento sia in campo agricolo che in quello manifatturiero, mentre il governo della Serenissima mal tollerava le costruzioni fortificate “private”, che per la gran parte provvide ad abbattere o a trasformare. Le Ville venete, inoltre, sono state edificate in alcuni dei luoghi più belli, salubri e produttivi della regione, mai scelti a caso ma per le opportunità che offrivano in termini di collegamenti e sicurezza del territorio e di inserimento nel paesaggio. Il loro aspetto è molto vario, anche in ragione del loro utilizzo, e si va dagli edifici monumentali come Villa Pisani di Stra, ai gioielli dell’architettura palladiana come la Rotonda di Vicenza; dalle vere e proprie fattorie nobiliari come Villa Papadopoli di Maserada; alla Villa come faro di sviluppo cittadino, ad esempio Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. In particolare, le 23 ville del Palladio sono state riconosciute dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.   Fonte: http://www.oriundi.net/site/oriundi.php?menu=noticiasdet&id=20731